Milano

Milano, alloggi scontati ai giovani
che si impegnano nel volontariato

Al via il progetto 'Ospitalità solidale' del Comune: 22 minialloggi da destinare a giovani fra i 18 e i 30 anni, con un reddito mensile inferiore ai 1.500 euro, che in cambio faranno doposcuola o altre attività per il quartiere

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Il progetto si chiama 'Ospitalità solidale' e consentirà di assegnare 22 alloggi popolari di superficie ridotta a giovani fra i 18 e i 30 anni con redditi minimi, a patto che si rendano disponibili ad attività di vicinato solidale nel quartiere. La giunta di Milano ha approvato le linee guida del bando per individuare il soggetto gestore del progetto che si occuperà di trovare i giovani assegnatari, gestire la consegna degli alloggi, organizzare le attività di volontariato.

"Questo progetto virtuoso ci consente di sottrarre all'abbandono alloggi non assegnabili - spiega l'assessore alla Casa, Daniela Benelli - sostenendo i ragazzi in difficoltà in un momento di crisi economica e del lavoro. Inserire i giovani nei quartieri popolari, dando loro una casa a prezzo agevolato e coinvolgendoli in attività di coesione sociale e volontariato, vuol dire contribuire concretamente alla rivitalizzazione delle periferie". Gli alloggi si trovano in via Del Turchino, via Demonte e via Monte Rotondo, nei quartieri popolari Ponti e Cà Granda Nord/Monterotondo.

Si tratta di 22 appartamenti sottosoglia, ovvero troppo piccoli per essere assegnati tramite graduatoria, e per questo esclusi dal patrimonio disponibile. Grazie ad un finanziamento statale (dipartimento della Gioventù della presidenza del consiglio dei ministri) pari a circa 430mila euro, l'amministrazione comunale provvederà a sistemare e arredare tutti gli spazi. I giovani assegnatari, che saranno individuati grazie a una graduatoria aperta e trasparente, dovranno avere un reddito non superiore ai 1.500 euro. Potranno essere studenti, ricercatori, studenti-lavoratori, lavoratori con contratto di stage, formazione, apprendistato, a tempo determinato, a progetto, ritenuta d'acconto occasionale.

Le attività di vicinato solidale risponderanno alle esigenze del quartiere e saranno principalmente: doposcuola, animazione culturale-ricreativa, attività di coesione sociale, supporto al Comune per la diffusione del rispetto delle regole e del corretto uso degli spazi comuni. I contratti di locazione avranno durata pari a quella del rapporto lavorativo o di formazione in corso e i canoni non saranno mai superiori ai 300 euro mensili.

Il soggetto che dovrà gestire il progetto (per un periodo massimo di dieci anni) sarà un ente senza scopo di lucro individuato tramite bando. Si occuperà di individuare i giovani utenti assieme all'amministrazione comunale, gestire gli alloggi e i rapporti contrattuali, supportare i ragazzi nel percorso personale verso l'autonomia abitativa ed economica, organizzare le attività di vicinato solidale e le iniziative di informazione e orientamento al lavoro e alla casa rivolte anche ai giovani del quartiere. A carico del gestore andranno anche gli interventi di manutenzione degli spazi.