Guerra al fumo a scuola: “contratto” per 523 studenti
Nove istituti hanno aderito al progetto dell’Ass Medio Friuli. I ragazzi firmano impegnandosi a rinunciare alla sigaretta
UDINE. A firmare il “contratto”, impegnandosi a non fumare e a non toccare sigarette per almeno un anno, sono stati complessivamente ben 523 ragazzi delle scuole medie e superiori, assieme ai loro genitori. Un successo che inorgoglisce l’Azienda per i servizi sanitari 4 del Medio Friuli che ha portato nelle scuole la “Smoke free class competion”, manifestazione che coinvolge sempre più classi in provincia di Udine. Quest’anno vi hanno aderito 27 classi di ben nove istituti scolastici.
Per Udine hanno partecipato in particolare due della Manzoni, sei della Nannei, altre tre all’Uccellis, due per l’Ipsia Ceconi e altrettante del liceo Marinelli. A Buttrio ha aderito la scuola media Ippolito Nievo con cinque classi, mentre a Cividale hanno partecipato all’iniziativa una classe del liceo Paolo Diacono e ben quattro dell’istituto Ipsia Mattioni. Invece a Campoformido il progetto ha riguardato due classi della media Marchetti.
In concomitanza con la fine dell’anno scolastico, studenti, insegnanti e operatori del Dipartimento delle dipendenze della Ass 4 Medio Friuli hanno portato a termine il loro “contratto di classe” e dunque concluso con successo la gara, ovvero il loro primo anno senza avvicinarsi al fumo.
L’idea di “Smoke free class competion” è nata in Finlandia nel 1989 ed è stata successivamente estesa anche ad altri Paesi europei, tra cui appunto l’Italia. Si tratta pertanto di un progetto europeo per favorire la prevenzione contro la diffusione del fumo da tabacco fra i giovanissimi.
Al concorso possono partecipare tutte le classi delle scuole medie e le prime due delle superiori. Ognuna sottoscrive un “Contratto di classe” in cui si impegna a bandire il fumo durante l’anno scolastico e ciascun studente si impegna pure personalmente sottoscrivendo un proprio contratto, che viene firmato anche dai genitori. Durante l’anno scolastico, i ragazzi sono chiamati a discutere con gli insegnanti delle proprie abitudini al fumo ed entro il 5 di ogni mese le classi devono compilare una scheda di monitoraggio inviandola al referente regionale pena l’esclusione dalla gara.
Nel caso in cui si verifichino episodi di fumo tra i componenti di una classe, anche di un solo componente, la classe deve decidere cosa fare: convincere il compagno a smettere oppure ritirarsi dalla competizione.
È dunque una specie di gara cui tutti i ragazzi partecipano aiutandosi e supportandosi a vicenda. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, il fumo da tabacco è la seconda causa di morte nel mondo e la principale di morte evitabile. L’Oms calcola inoltre che quasi 6 milioni di persone perdono la vita ogni anno per i danni da tabagismo. Fra le vittime oltre 600 mila sono non fumatori esposti al fumo passivo. E in Italia ogni anno muoiono circa 85.000 persone per cause attribuibili al fumo di tabacco.
La classe d’età più rappresentativa si trova fra coloro che hanno fra 25 e 44 anni. Un dato preoccupante riguarda però la fascia tra i 15 e i 24 anni, in cui il 20,9% dei maschi e il 16% delle femmine fumano.
Aiutare i giovani a far questo significa non solo promuovere in loro stili di vita corretti e difenderli dai rischi di malattie in età adulta e anziana. Ed è proprio questa l’importanza di “Smoke free class competition” che coinvolge i ragazzi, le loro famiglie, gli insegnanti e gli operatori del Dipartimento delle dipendenze, servizio per le tossicodipendenze di cui è responsabile la dottoressa Maria Maisto, che seguono i giovani nel loro percorso contro il fumo.
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