Se un tablet velocizza la lettura

La Paperless society, la società senza carta, per i dislessici è una opportunità. Un' équipe di ricercatori dello Smithsonian Center di Harvard ha reclutato 103 studenti di liceo dislessici, li ha sottoposti a lettura di un testo su carta e su un lettore digitale, quindi ha confrontato le loro performance su entrambi i supporti. E ha verificato, e pubblicato su PlosOne, che per chi soffre di dislessia - il 3-5 per cento della popolazione scolastica in Italia, il 10-12 per cento nei paesi anglofoni - un ereader, formattato in modo da avere poche parole per riga, aumenta sia la velocità di lettura che la comprensione del testo, in particolare per alcune tipologie di dislessia. Un altro lavoro, italo-francese uscito su Pnas, metteva in luce come aumentando la spaziatura tra lettere di un testo si riesca a ottenere migliori performance di lettura in un ampio campione di bambini italiani e francesi. «Il vantaggio della lettura su supporto digitale sta nello strumento. Un e-reader permette di aggiustare il testo in base alle esigenze di un dislessico», spiega Roberta Penge neuropsichiatra infantile presso il Dipartimento di pediatria e neuropsichiatria infantile della Sapienza di Roma ed ex presidente dell' Associazione italiana dislessia. «E il vantaggio c' è soprattutto per alcune dislessie. Con estrema sintesi possiamo dividere i dislessici in due categorie che sfumano spesso l' una nell' altra: quelli, una minoranza, con difficoltà più di tipo visuospaziale, il cui disturbo di lettura è più legato ad attività associate alla visione, e quelli, più numerosi, la cui difficoltà ha a che vedere più con il linguaggio, con la decodificazione dei segni in suoni. Un supporto che permette di modificare l' aspetto del testo funziona molto bene con i primi, ma rappresenta sicuramente un aiuto valido anche per i cosiddetti dislessici linguistici». Non solo l' affollamento di parole per riga, o la spaziatura, quindi: anche altri elementi confondono chi ha difficoltà di lettura. «Il tipo di carattere per esempio. Per i dislessici - continua Penge - è meglio se molto lineare e pulito, come l' arial per esempio, e con un e-reader si può scegliere tra diversi font. Altra cosa: le parole desuete. Per un dislessico un testo con parole poco note è più difficile da interpretare. Se con un touch si potesse risalire a sinonimi di uso comune la comprensione del testo si semplificherebbe». Inoltre, mentre il libro di carta mostra quanto rimane ancora da leggere, un ebook no, e non sapere "quanto manca" può essere un vantaggio: abbatte l' ansia di un bambino con dislessia. Chi è affetto da Dsa (Disturbi specifici dell' apprendimento: dislessia, discalculia, disgrafia... ) rischia più degli altri disagi psicologici legati a insuccessi scolastici, a frustrazione e a scarsa autostima, con ricadute sulla vita di relazione e professionale adulta. Una sperimentazione avviata a gennaio scorso dalla Asl Roma D su più di 200 ragazzi con Dsa, studenti delle fascia III elementare-II superiore di 7 scuole romane, ha cercato di indagare se strumenti digitali di supporto possono ridurre questi rischi. «Abbiamo distribuito un tablet che si chiama EdiTouch, italiano e a basso costo, che contiene diverse applicazioni per facilitare la lettura con aiuti vocali, la scrittura con tastiera, il calcolo con calcolatrice anche parlante, per prendere note e appunti e costruire mappe concettuali», dice Lorenzo Toni, neuropsichiatra e dirigente medico presso il Servizio di salute mentale della Asl romana. «Dai primi dati abbiamo visto che nei ragazzi utilizzatori del tablet si verifica un aumento sensibile della motivazione allo studio e all' apprendimento e una maggiore capacità di memorizzazione. Col Cnr e altre istituzioni di ricerca stiamo cercando di mettere a punto altre applicazioni, ancora più mirate».

TINA SIMONIELLO