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Fuma nel cortile del liceo,
scatta la prima multa
La studentessa del liceo Michelangiolo dovrà pagare 55 euro. Applicato il nuovo divieto del ministro Carrozza
FIRENZE - Fumava una sigaretta in cortile, come faceva di solito. Almeno fino a giugno scorso, fino a quando non è scattato il divieto del ministro Carrozza. E così la studentessa del liceo Michelangiolo è stata multata: 55 euro da pagare. È la prima multa arrivata, dopo che nella scuola è stata fatta girare una circolare che annunciava il pugno di ferro. I ragazzi sembrano spaesati: «Non sembra tanto giusto che all'esterno ci debba essere un divieto così severo» dicono Elena e Beatrice. I professori chiedono aiuto ai ragazzi: «La nostra prof ci ha chiesto di non metterla in difficoltà, non vuole creare uno stato di polizia, ma non si può fumare e basta, anche se nei bagni qualcuno ci andrà di sicuro...».
Al liceo Michelangiolo il giro di vite è partito, ma nella maggior parte delle altre scuole fiorentine deve ancora scattare. Al Da Vinci si preparano per parlarne in un consiglio di istituto, al Pascoli la circolare è circolata e gli addetti alla vigilanza invitano a rispettarla. All'Istituto Salvemini tocca ai custodi chiedere ai ragazzi: «Per favore potete smettere di fumare?». In alcune scuole ci sono grandi spazi esterni e pochi custodi. E ci sono anche alcuni istituti che stanno pensando di riservare uno spazio fumatori, come negli aeroporti».