Taglio tribunali: Cancellieri, no nostalgie
Ministro scrive a toghe e personale nel primo giorno riforma
16 settembre, 10:59
La maggior parte ha già la porta sbarrata; ma in qualche caso i blocchi messi in atto da cittadini, amministratori locali, avvocati, hanno impedito che venissero fisicamente chiusi i battenti degli uffici giudiziari "rottamati". E' partita tra le proteste la piena operatività della riforma della geografia giudiziaria che con un tratto di penna ha soppresso - per accorparli ad altri palazzi di giustizia - 30 tribunali e altrettante procure, 220 sezioni distaccate e 667 uffici del giudice di pace. L'obiettivo è ottenere risparmi sino a 80 milioni di euro, ma anche un'organizzazione della giustizia più efficiente, visto che l'attuale distribuzione degli uffici giudiziari sul territorio nazionale e' rimasta immutata dall'Unita' d'Italia.
Nonostante le polemiche il ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri resta ottimista: tutte le componenti del mondo giudiziario "daranno il loro contributo", per la riuscita della riforma "senza nostalgie per il passato", ha scritto in un messaggio rivolto ai magistrati, ai dirigenti e al personale degli uffici giudiziari, nel quale definisce le inevitabili "difficoltà" che si incontreranno il "prezzo da pagare" per riformare davvero il Paese. Al Sud restano le proteste più dure.
A Sala Consilina (Salerno) un centinaio di persone ha bloccato l'ingresso del tribunale, per impedirne la chiusura e contestare l'accorpamento con quello di Lagonegro, che si trova nella provincia di Potenza; con loro anche il sindaco, Gaetano Ferrari, e l'intero consiglio comunale. A Rossano (Cosenza) avvocati e cittadini continuano il presidio che va avanti da giorni davanti al tribunale, per vanificare il trasferimento degli incartamenti e degli uffici al Palazzo dei giustizia di Castrovillari; venerdi'era stato attuato anche un blocco stradale per rendere impossibile l'ingresso dei camion incaricati del trasloco, un'agitazione finita solo dopo aver ottenuto l'impegno per una "tregua" sino a lunedì.
A Potenza prosegue l' occupazione di una sala della Regione Basilicata da parte di sindaci, avvocati e due consiglieri regionali contro la soppressione del tribunale di Melfi: le proteste andranno avanti ancora per molto, hanno annunciato in una conferenza stampa. A Chianciano Terme faccia a faccia tra il ministro Cancellieri, ospite della Festa dell'Udc, e un gruppo di avvocati di Montepulciano, che con lo slogan "qui muore la giustizia e anche il popolo" protestavano contro la chiusura del loro tribunale. "La riforma ora parte ma voi segnalateci tutti i problemi", ha detto ai manifestanti il ministro che, poco prima, in un dibattito pubblico aveva espresso "rispetto" per la "sofferenza dei territori" e spiegato che la ristrutturazione della macchina giudiziaria "non è stata fatta solo per risparmiare" ma soprattutto per garantire un servizio migliore ai cittadini.