Roma

Scuola, arriva a Cinquina la prima mensa a metri zero. E i bimbi diventano contadini

Alla periferia di Roma materie prime e prodotti sulla tavola di una materna ed elementare direttamente dalla Riserva della Marcigliana. Una volta al mese gli alunni impareranno il mestiere e giocheranno nell' "orto-scuola"

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A Cinquina, quartiere periferico del III Municipio, debutta oggi il primo progetto di mensa scolastica di una città metropolitana a "metri zero": i prodotti arrivano infatti da coltivazioni a meno di un chilometro dall'istituto e sono serviti entro la giornata.

Il progetto pilota, che si svolgerà presso la scuola elementare Cinquina dell'Istituto comprensivo Uruguay, è stato presentato dagli assessori capitolini alla Scuola, Alessandra Cattoi, ed alle Infrastrutture e sviluppo delle periferie, Paolo Masini, insieme al presidente del III Municipio, Paolo Emilio Marchionne.

La sperimentazione, che rappresenta un'occasione per favorire lo sviluppo di green economies locali, l'abbattimento dell'impatto ambientale e creare comunità, coinvolge tutti i 300 bambini della scuola materna ed elementare e proseguirà per tutto l'anno scolastico 2014/2015, grazie alla partnership fra Cooperativa Sociale Parsec Soc. Coop e Cascina Global Service Srl che si occupano di servizi di ristorazione.

Le materie prime arriveranno direttamente da una rete di produttori locali della Riserva Naturale della Marcigliana. La selezione dagli alimenti seguirà come criteri non solo i gusti dei bambini ma anche la stagionalità e la disponibilità sul mercato dei prodotti freschi che saranno poi cotti con tecniche specifiche.

Una volta al mese, inoltre, le classi dell'Istituto visiteranno le fattorie limitrofe e saranno sollecitate al contatto diretto e allo studio di animali e piante. Nei terreni agricoli delle cooperative, poi, verrà ricavato uno spazio 'Orto-scuola' dedicato ai bambini, grazie al quale sarà possibile imparare elementi di orticoltura e seguire direttamente le produzioni della mensa, con l'obiettivo, nel giro di qualche mese, di rendere gli stessi alunni in grado di produrre parte del menù che consumeranno.

Infine, il progetto prevede l'inserimento nei terreni agricoli di un sistema di smaltimento dei rifiuti improntato al riciclo e operato tramite macchinari di compostaggio.

"Aziende locali, meno plastica e inquinamento, più cibo e cultura. Iniziamo dalle periferie. Alla scuola materna e elementare di Cinquina per 300 bambini parte oggi il progetto pilota di mensa scolastica a 'metri zero': menu fatti a meno di un chilometro di distanza dalla scuola e serviti entro 24 ore dalla loro produzione. #romadeibambini", ha scritto su facebook il sindaco di Roma, Ignazio Marino.

L'obiettivo dichiarato, nel futuro, è di coinvolgere nel progetto altre scuole delle periferie di Roma, che potranno adottare il marchio "mensa a metri zero" attivando, sotto il coordinamento dell'assessorato allo Sviluppo delle periferie, progetti che coinvolgano produzioni locali situate a pochi chilometri dai plessi scolastici. Per Masini si tratta di una "vera rivoluzione, i bambini mangeranno prodotti 100% biologici e li vedranno crescere, per la prima volta, a meno di un chilometro dalla scuola. Noi come assessorato alle Periferie non abbiamo fatto altro che mettere in rete i produttori di zona con 'la Cascina', l'azienda che fornisce i pasti all'Istituto Uruguay e la scuola stessa. C'è anche un grande valore ambientale - ha aggiunto - meno plastica, meno trasporti e un approccio sano con le comunità locali. Questo sarà, infine, un luogo di aggregazione e incontro anche per i genitori. Insomma, creiamo comunità: questo è un esempio dell'idea di città dell'amministrazione Marino. Già altre città ci stanno chiamando per capire come riprodurlo".

I bambini inizialmente sperimenteranno questa mensa "una volta alla settimana - ha spiegato invece Cattoi - perché questo è un progetto pilota ed è il massimo che si può proporre per l'alimentazione dei nostri bambini. Il concetto di territorialità - ha precisato Cattoi - è ben presente e forte in tutte le mense scolastiche della capitale, perché i prodotti ortofrutticoli che entrano nelle mense vengono acquistati da aziende produttive che si trovano nel raggio 300 km. Lo stesso vale per le farine e la carne". L'obiettivo successivo dell'amministrazione sarà quello di "coinvolgere i bambini negli orti scolastici, che devono essere sviluppati così come è stato fatto con gli orti urbani", ha concluso Cattoi.