Milano, 11 luglio 2014 - 15:43

Omofobia, anche nelle scuole «tutor» e regole antidiscriminazioni

Gli impegni del ministro Stefania Giannini nel corso del confronto con le associazioni

di Valentina Santarpia

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Linee guida a livello nazionale, dirigenti-tutor formati negli uffici scolastici regionali e provinciali, e una settimana intera- quella contro la violenza e la discriminazione- dedicata esplicitamente l’anno prossimo ai temi del contrasto all’omofobia e alla transfobia. Ecco alcuni dei punti chiave decisi venerdì 11 luglio nell’incontro tra il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini e le associazioni Agedo, Arcigay, ArciLesbica, Associazione Radicale Certi Diritti, Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli, Equality Italia, Famiglie Arcobaleno, Gay Center, MIT.

Il caso Mazzucco

L’incontro era stato sollecitato dalle associazioni dopo il caso Mazzucco: a maggio, due insegnanti erano stati denunciati dai genitori di studenti del liceo Giulio Cesare di Roma per la lettura in classe di brani del libro «Sei come sei» di Melania Mazzucco. L’episodio scatenò una serie di polemiche e di strascichi, tra cui l’azione omofoba di Lotta Studentesca e il ritiro dell’opuscolo «Educare alla diversità a scuola» promosso dall’Unar (ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali).«Siamo molto preoccupati che la libertà d’insegnamento e le politiche di contrasto alle discriminazioni, già da anni messe in campo, vengano rimesse in discussione da una ventata di integralismo che punta a trasformare la scuola da luogo privilegiato di crescita civile, di formazione e di incontro in terreno di scontro ideologico», commenta Andrea Maccarrone, presidente del Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli. Di qui la prima, urgente richiesta avanzata al ministro: «Riavviare la strategia nazionale nell’ambito dell’asse educazione-istruzione, che era stata avviata dallo scorso governo e affidata all’Unar, ma che ha subito uno stop incomprensibile e gravissimo».

In campo contro il cyberbullismo

La strategia era stata elaborata dalle istituzioni in collaborazione con le associazioni e conteneva tutti gli impegni anti-omofobia presi dall’Italia nei confronti dell’Europa. Aveva già dato vita ad alcune iniziative interessanti, come il concorso Rainbow contro l’omofobia patrocinato tra le scuole romane dall’ufficio antidiscriminazioni della presidenza del Consiglio, l’Unar, col sostegno del gay centerIl ministro, oltre ad aver assicurato il riavvio della strategia, si è impegnato a stilare, sempre in collaborazione con le associazioni, anche le nuove linee guida contro bullismo e cyberbullismo. «Le Associazioni apprezzano gli impegni assunti dalla Ministra e vigileranno affinché vengano mantenuti», assicurano nella nota diramata dopo l’incontro.

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