Scuola

Scuola, l'avvio delle lezioni regione per regione

In attesa della 'rivoluzione' annunciata dal premier Renzi, è già in moto la macchina per il ritorno sui banchi. I primi a rientrare in aula l'8 settembre saranno gli alunni di Bolzano, siciliani e pugliesi gli ultimi (17 settembre)

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MENTRE il mondo della scuola resta in trepidante attesa della 'rivoluzione' annunciata dal premier Renzi, la macchina è già in moto per l'avvio dell'anno scolastico. Lunedì prossimo tutti i docenti italiani saranno chiamati a partecipare alla prima riunione dell'anno scolastico, quella dove in genere si programmano le attività dei mesi a venire: eventuale aggiustamento dell’inizio e della fine delle lezioni, suddivisione in trimestri o quadrimestri dell’anno scolastico, attività di recupero in itinere per gli alunni in difficoltà e tanto altro. Poi, inizieranno gli esami di riparazione che si concluderanno entro l’inizio delle lezioni, fissato dalle singole Regioni nei mesi scorsi. I primi a rimettere piede a scuola, l’8 settembre, saranno gli alunni della provincia autonoma di Bolzano.

Due giorni più tardi, mercoledì 10 settembre, toccherà agli alunni della provincia autonoma trentina e di quelli molisani. Prima campanella spostata al’11 settembre per gli alunni di Abruzzo e Val d'Aosta. Mentre in 14 regioni – Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia-Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Sardegna, Toscana, Umbria, Veneto – le lezioni riprenderanno lunedì 15 settembre. Gli ultimi ad entrare in classe saranno gli alunni siciliani e pugliesi, il 17 settembre. Quest'anno, alcuni assessori al Turismo delle regioni settentrionali hanno ipotizzato uno spostamento dell'inizio delle lezioni ad inizio ottobre per sfruttare qualche giorno di bel tempo, visto che quest'anno la stagione turistica al Nord è stata letteralmente funestata dai temporali. Ma il ministro Giannini ha risposto che non è possibile farlo.

Fare slittare l’apertura delle scuole ad ottobre, con le attuali norme, è quasi impossibile nel nostro Paese. Perché occorre fare i conti con gli esami di maturità e con i 200 giorni (minimi) di attività didattiche da assicurare a tutti gli alunni. Nel 2015, la prima prova scritta degli esami di stato sarà mercoledì 17 giugno e le commissioni si riuniranno due giorni prima. Entro quella data tutti gli scrutini devono essere stati fatti. I primi a concludere le lezioni nel 2015 saranno, il 6 giugno, gli alunni di Emilia Romagna e Molise, seguiti a due giorni di distanza dai compagni di Lombardia e Lazio. Il 9 giugno termineranno le lezioni in Puglia e nella provincia autonoma di Trento. E il giorno dopo, mercoledì 10 giugno, sarà la volta di scolari e studenti di Campania, Liguria, Marche, Sardegna, Toscana, Umbria e Veneto.

Ultima campanella l'11 giugno in altre sei regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Friuli Venezia-Giulia, Piemonte e Valle d’Aosta. Ultima lezione sabato 13 giugno in Sicilia e martedì 16 in provincia di Bolzano. Le vacanze di Natale più lunghe – dal 22 dicembre al 6 gennaio – saranno in Calabria, Campania, Sicilia e Lombardia. Un giorno in meno di vacanze – dal 23 dicembre al 6 gennaio – per gli alunni di Abruzzo, Lazio, Liguria, Puglia, Sardegna e Umbria. Vacanze di natale piuttosto corte, appena 14 giorni, in tutte le altre regioni e province: Basilicata, Emilia Romagna, Friuli Venezia-Giulia, Marche, Molise, Piemonte, Toscana, Veneto e nelle due province autonome di Trento e Bolzano.

Per quasi tutti gli otto milioni di alunni delle statali e paritarie italiane le vacanze di Pasqua inizieranno il 2 e si concluderanno il 7 aprile 2015. Solo in Liguria termineranno un giorno prima: il 6 aprile. Mentre in Abruzzo si concluderanno un giorno dopo: l’8 aprile. Le scuole dell’infanzia viaggiano con termini di apertura e chiusura diversificati: in genere si chiude a fine giugno, mentre in provincia di Trento si inizia il primo settembre e l’8 settembre in Lombardia. Poi, ci sono i ponti ufficializzati dalle stesse regioni, come quello del 2 maggio (in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Friuli, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria, Veneto e in Provincia di Trento), a cavallo tra la Festa dei lavoratori e la domenica successiva. E (nelle stesse regioni, tranne che in Veneto) quello del primo giugno, tra la domenica precedente e il 2 giugno.  

E in molte regioni – Campania, Friuli, Lombardia, Piemonte, Sardegna, Sicilia, Veneto, Trento e Bolzano – spuntano quest'anno anche vacanze di Carnevale più o meno lunghe – da uno a quattro giorni – che all’occorrenza possono essere sfruttate anche come vacanze invernali. Il resto delle feste sono quelle segnate in rosso sul calendario: il primo novembre, l’8 dicembre, 25 aprile, primo maggio e due giugno. Oltre alla festa del santo patrono per quei Comuni in cui ricade durante le lezioni. Le scuole autonome possono comunque adattare il calendario scolastico alle esigenze della propria collettività, prevedendo sempre, all’inizio dell’anno, almeno 200 giorni di scuola.
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