Milano, 30 ottobre 2014 - 17:31

Educazione fisica, uno studente su 3
la fa in aula, in cortile o in corridoio

Un sondaggio su 7 mila studenti rivela che uno studente su tre non fa lezione nelle palestre della propria scuola: la maggioranza la fa in cortile

di Valentina Santarpia

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Uno studente su dieci è costretto a fare ginnastica in cortile, il 9% dei ragazzi si allena presso un’altra struttura, il 5% salta le lezioni, e c’è chi deve rimanere in classe o rimediare nei corridoi. Per quanto l’educazione fisica sia una priorità della Buona scuola, per ora la situazione è decisamente difficoltosa: lo rivela un sondaggio di Skuola.net su circa 7 mila studenti, svelando un panorama fatto di poche palestre e moltissima arte d’arrangiarsi.

La partita autogestita

Se le condizioni strutturali, infatti, sono un po’ malandate, la didattica anche non è all’altezza. Solo il 20% degli intervistati dice di assistere a lezioni teoriche, due studenti su dieci svolgono esercizi di corpo libero e il 18% fa atletica leggera. Ma l’attività più svolta in assoluto è quella «libera»: partite di calcio, pallavolo, pallacanestro, come sostengono due ragazzi su cinque. E il prof? Il 16% lascia che i ragazzi facciano ciò che vogliono, il 25% assegna agli studenti un compito senza però seguire la lezione. Di verifiche manco a parlarne, solo il 28% degli studenti dice di essere stato sottoposto a una qualche forma di «interrogazione», orale o pratica.E poi ci sono i casi estremi: quelli in cui le ore di educazione fisica non vengono svolte affatto, rivelati dal 4,5% degli intervistati. Il motivo? Per uno su tre non ci sono spazi, per il 13% non ci sono i prof, per il 14% l’ora è usata da altri professori per svolgere le proprie lezioni.

Le strutture fatiscenti

Del resto, non è detto che laddove ci sono le palestre, siano adeguate. Come rivela l’ultimo rapporto di Cittadinanzattiva, nel 17% dei casi i pavimenti presentano difformità, nel 124% dei casi le finestre non sono integre, e complessivamente una palestra su cinque delle scuole prese in considerazione (270) presenta distacchi di intonaco o altri segni di fatiscenza, come attrezzature danneggiate. In un caso su tre manca una cassetta del pronto soccorso, ci sono impianti elettrici arretrati oppure non vengono rispettate le norme antincendio.

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