Scuola: ecco i ritardi del piano #scuolebelle

Il piano di restauro e manutenzione annunciato dal premier è in ritardo. In più di 3200 degli istituti indicati prima dell'estate i lavori non sono ancora cominciati. Il ministro Giannini li promette per dicembre

(Foto: Flickr-CC/Metro centric)
(Foto: Flickr-CC/Metro centric)

Sono 918 gli istituti in cui a oggi sono stati effettuati e conclusi gli interventi di piccola manutenzione, ripristino funzionale e decoro previsti dalla prima tranche del piano #scuolebelle (che fa parte del più ampio programma di interventi riguardante l’edilizia scolastica). I lavori, iniziati nel mese di luglio e terminati al 15 settembre, hanno fin qui visto interventi per un totale di circa 15milioni e 600mila euro, sui 150milioni previsti entro fine 2014.

A comunicare lo stato dell’arte è il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della ricerca, che mette in fila i primi numeri, anche se il non detto restituisce dati più interessanti e mostra la necessità di un cambio di passo, anche perché nello stesso filone di finanziamenti per l’edilizia scolastica per il 2015 è previsto l’arrivo di altri 300milioni di euro da mettere sul piatto.

Dati, quelli forniti dal Ministero sui lavori ultimati al 15 settembre 2014, che lo stesso Miur ha dovuto correggere, come ha rilevato anche il sito ValigiaBlu. Un primo annuncio del 9 settembre vedeva i lavori ultimati a quota 1465, quindi ben 547 in più rispetto a quelli effettivamente poi censiti nel rilascio dati dello scorso 16 settembre avvenuto dopo un articolo di Repubblica a firma di Corrado Zunino che rivelava invece cifre meno ottimistiche. Anche sul sito passodopopasso.it, in cui nelle intenzioni di Matteo Renzi dovrebbe rientrare il monitoraggio dell’azione di governo, cambia l’infografica che riepiloga gli interventi effettuati e da effettuare per regione.

Entro fine mese, tornando agli ultimi numeri del ministero, nelle intenzioni del piano sarebbero da completare ulteriori 3585 interventi. 836 iniziati a luglio e 2746 partiti solo nello stesso mese di settembre: se a scuole chiuse i lavori sono terminati in 918 istituti per un ammontare di circa 16milioni di euro, pare improbabile chiudere la partita di oltre 3500 istituti per un valore degli interventi che tocca quota 63milioni. Se per gli 836 istituti che sono partiti con i lavori a luglio, che hanno impegnato una cifra di 18milioni e 600mila euro, più del doppio risulta essere l’ammontare degli interventi partiti a settembre, e che secondo il Miur dovrebbero chiudersi entro il mese: 44milioni e 400mila euro da spalmare su poco più di 2700 scuole.

Uno sprint che, visti anche alcuni intoppi a livello burocratico emersi nei mesi scorsi e di cui Wired aveva dato conto, sarà difficile portare a termine, nonostante gli interventi del piano #Scuolebelle non prevedano interventi veramente strutturali ma di fatto pulizie, riverniciature e piccole riparazioni. Chi ha beneficiato di cifre considerevoli per questa prima tranche di finanziamenti, ha comunque riferito a Wired la propria soddisfazione per interventi che hanno appunto riguardato interventi di riverniciatura, piccola manutenzione e pulizia, specificando che di soldi in cassa a scuola però non ne sono ancora arrivati. «Al momento abbiamo fatturato i lavori – dicono dalle segreterie delle scuole – ora aspettiamo l’accredito dal Miur per poter pagare le imprese, che speriamo arrivi in tempi brevi».

La corsa però non è finita, perché all’appello delle scuole inserite nel piano 2014 di #Scuolebelle mancano poco più di 3200 istituti in cui i lavori non sono ancora iniziati e che, fa sapere il ministero «partiranno tra ottobre e dicembre». Una tranche quest’ultima da 71milioni di euro, che andrebbe a completare l’erogazione della prima parte del piano da 150milioni di euro prevista entro fine 2014. Intanto i tempi stringono, e il 31 dicembre prossimo scadrà il termine per l’affidamento dei lavori previsti da un altro filone del piano per l’edilizia scolastica: #scuolesicure, che prevede uno stanziamento di 400milioni di euro. Allo stesso modo, fa sapere il ministero che «nei prossimi giorni sarà diffuso anche lo stato dei progetti delle #scuolenuove che saranno realizzate grazie allo sblocco di patto». Con l’auspicio che non sia necessario un altro articolo di giornale per far correggere in corsa e in modo tutt’altro che trasparente i dati che si rincorrono e si contraddicono causa annuncite acuta.

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