Roma

Emergenza scuola: per lo sfascio-edilizia pronti 37 milioni

La Regione stanzia i fondi da affidare a tutti i municipi della capitale. Manutenzione in 86 plessi tra materne, elementari e medie

1 minuti di lettura
Amianto da eliminare, facciate da rimettere in sesto, cortili da riqualificare, locali da adeguare alle norme anti-incendio, bagni da ristrutturare, interi piani da rendere agibili. Sono 86 gli interventi in altrettante scuole materne, elementari e medie che da dicembre partiranno negli istituti della capitale che hanno bisogno, più che mai, di lavori e ristrutturazioni.

A disposizione del Comune di Roma, che possiede un enorme patrimonio di 1456 edifici scolastici, ci sono ora sul piatto più di 37 milioni e mezzo di euro per "rattoppare" plessi e istituti comprensivi molti dei quali (il 40 per cento) costruiti prima degli anni Settanta e dunque pieni di crepe o non a norma per quanto riguarda barriere architettoniche, prevenzione degli incendi, materiali di costruzione e contenimento energetico.

La Regione ha dato il via libera allo sblocco dei fondi approvando tutti i progetti presentati da Roma Capitale. "Uno stanziamento che ci consente di uscire dall'emergenza", hanno commentato in coro gli assessori capitolini alla Scuola Alessandra Cattoi e alle periferie Paolo Masini e l'assessore regionale alle Infrastrutture Fabio Refrigeri.
I cantieri partiranno a dicembre senza interrompere la didattica e spunteranno in ogni municipio che ha potuto beneficiare di un importo limite di 2 milioni e 500 mila euro (sforato però in VII e X) per un massimo di otto progetti.

Tra gli interventi più costosi quello da un milione di euro per ristrutturare e risanare completamente la "Nino Manfredi" in III municipio, l'adeguamento alle norme anti-incendio alla Giovanni Paolo II a Dragoncello (un milione e 150mila euro), gli 800mila euro per la Fratelli Bandiera ai confini del Tiburtino III, la rimozione dell'amianto nell'istituto comprensivo Largo Oriani in XII municipio (un milione e 56mila euro). La bonifica per far sparire una volta per tutte il nocivo materiale da costruzione partirà anche alla Parini nella sede in via di Valle Scrivia, alla Zandonai e alla Baccano, entrambe nel XV municipio, e in altri nove istituti.

Si interverrà nuovamente alla Gianturco in via della Palombella, la scuola al Pantheon chiusa per anni e riaperta nel 2011, con l'investimento di mezzo milione per rendere agibili il terzo e il quarto piano. Non è l'unica del centro: 700mila euro a testa per lavori di messa in sicurezza andranno alla Elsa Morante e alla Leopardi, un altro edificio storico degli anni Trenta, e 590 mila alla Dante Alighieri.

Per la Cattoi "è la conferma ulteriore che dopo anni di incuria e abbandono la nostra amministrazione ha attribuito una priorità alla scuola per cui gli investimenti effettuati si avvicinano ormai ai 90 milioni in un anno e mezzo di lavoro". "Come Regione  -  aggiunge Refrigeri  -  continueremo nell'azione di pianificazione economica necessaria per migliorare le strutture fondamentali per la formazione di tanti giovani".