Milano, 15 aprile 2014 - 09:57

Il riciclo delle capsule di caffè: un giacimento di alluminio

Composte da metallo, plastica e umido. Le prime due si possono recuperare. E si tratta di centinaia di tonnellate all’anno

di Anna Tagliacarne

Dalle capsule di caffè si possono ricavare centinaia di tonnellate di alluminio all’anno Dalle capsule di caffè si possono ricavare centinaia di tonnellate di alluminio all’anno
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È una nota legge della fisica: nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma. Dalla conservazione della massa, può essere perfettamente applicata al riciclo. Di qualsiasi materiale. Di ogni piccolo oggetto d’uso quotidiano. Prendiamo le capsule del caffè esauste, per esempio. Quelle che usiamo in casa se non amiamo la moka. A Fiume Veneto (in provincia di Pordenone) riciclarle aiuta la lotta contro il cancro.

Riciclo benefico

È stato presentato pochi giorni fa il riciclatore che risolverà il problema della raccolta, separando plastica, alluminio e frazione organica da inviare direttamente alla fase di riciclo. In più, conferendo correttamente le capsule nel sistema, gli utenti avranno un eco-bonus e i proventi derivanti dalla vendita delle capsule usate saranno devoluti a Via di Natale, onlus che raccoglie fondi per la lotta contro il cancro. Al momento un riciclatore (realizzato dalla veneta Eurven e installato da Cialdefriul di Portogruaro) è stato collocato al centro commerciale Emisfero di Fiume Veneto: il materiale raccolto sarà inviato alla fase di smaltimento, dove la parte in plastica, quella in alluminio e la frazione organica saranno divise e spedite al riciclo senza ulteriori passaggi. «Non ci basta sensibilizzare gli utenti sul corretto smaltimento dei rifiuti. Dobbiamo andare oltre e sostenere le iniziative che operano ogni giorno per cambiare le cose», spiega Carlo Alberto Baesso, general manager di Eurven, leader nei sistemi a monte di raccolta differenziata, compattazione e riciclo rifiuti.

La Commissione Europea invita a considerare la capsula svuotata dal caffè come un imballaggio

La capsula svuotata

Da Illy, intanto, stanno testando modalità di raccolta delle capsule all’interno dei punti vendita. Le capsule Illycaffe hanno l’involucro in polipropilene, materiale totalmente riciclabile. «Come molti operatori del settore, auspichiamo che il Conai (Consorzio nazionale imballaggi), recependo una raccomandazione della direzione generale Ambiente della Commissione Europea, consideri la capsula svuotata dal caffè come un imballaggio. Ciò permetterà ai consumatori di conferirle nei contenitori per la plastica, mentre il caffè andrà nell’umido o nell’indifferenziato», dicono dall’azienda triestina. Così le capsule potranno essere avviate al riciclo, ma nell’attesa l’azienda della famiglia Illy sta mettendo a punto strumenti che consentiranno di aprirle per separare la plastica dal caffè.

Strategie diverse

Ogni marchio ha la sua strategia, e capsule o cialde di diversi materiali. Chissà se è merito di George Clooney oppure no, ma nel 2013 i trenta negozi Nespresso che hanno allestito appositi punti di raccolta hanno recuperato 299 tonnellate di capsule usate. Conferite dai cittadini (che forse speravano di bere un caffè con George...) e avviate a riciclo con la collaborazione di Cial (Consorzio nazionale per la raccolta e il riciclo degli imballaggi in alluminio), che segnala un aumento del 76% rispetto all’anno precedente. A Milano sono state raccolte 71 tonnellate di capsule con aumento del 39%, a Bergamo 13 tonnellate, con un aumento del 94% mentre a Brescia le 12 tonnellate raccolte hanno fatto segnare un + 68%. Ma è Como, con 5 tonnellate di capsule che segna il 100% di crescita.

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