Cronaca

Sovraffollamento carceri, la Ue "salva" l'Italia: significativi progressi

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L'Italia passa a pieni voti il primo esame del comitato dei ministri del Consiglio d'Europa sulla risoluzione del problema del sovraffollamento carcerario.

Nella decisione adottata oggi il comitato dei ministri riconosce i "significativi risultati" già ottenuti.

Nella decisione del comitato dei ministri sulla esecuzione della sentenza Torreggiani, con cui la Corte europea dei diritti umani aveva condannato un anno fa l'Italia per le condizioni in cui erano costretti sette detenuti a causa del sovraffollamento carcerario, si legge che il comitato riprenderà in esame la questione "al più tardi nella sua riunione del giugno 2015" quando farà un esame approfondito sui progressi fatti.

Il comitato dei ministri del Consiglio d'Europa "riconosce l'impegno che le autorità italiane hanno messo nel risolvere la questione del sovraffollamento carcerario e i risultati significativi già ottenuti attraverso l'introduzione di varie misure strutturali" tra cui "l'importante e continua diminuzione del numero di detenuti" e il fatto che lo spazio vitale a disposizione di ogni carcerato sia di almeno 3 metri quadri. Il comitato "prende inoltre nota che l'Italia ha introdotto, entro i limiti di tempo imposti dalla sentenza Torreggiani, un rimedio preventivo".

Secondo le informazioni fornite dal governo il rimedio sarà introdotto "a breve" con un decreto legge e permetterà una riduzione della pena per i carcerati vittime di sovraffollamento ancora detenuti, e un risarcimento per quelli già in libertà.  Il comitato chiede infine di essere informato appena il decreto legge sarà varato, e in modo "da poter valutare approfonditamente questo rimedio" il comitato chiede alle autorità di "fornire ulteriori informazioni sulla sua messa a regime, anche alla luce del monitoraggio che le stesse autorità hanno indicato  che svolgeranno".

"E' il riconoscimento di un lavoro". Ma "si tratta di un punto di partenza. C'è ancora molto da fare. Bisogna andare avanti con le riforme e quella della giustizia dovrà affrontare questo capitolo in modo sistematico e complessivo", così il ministro Orlando dopo la decisione del Consiglio d'Europa sul sovraffollamento carcerario.