Economia

Telecomunicazioni roventi

Gamberale pronto a un'offerta
per entrare nel capitale di Telco

L'ad del fondo F2I - che smentisce - avrebbe avanzato una proposta ai responsabili di Intesa Sanpaolo e Mediobanca per sottoscrivere un aumento di capitale a premio nella holding che controlla il 22,5% di Telecom Italia. L'apporto di 500-750 milioni servirebbe a dar seguito a un altro aumento di capitale a livello di Telecom e allo scorporo della rete con il contributo della Cdp e di Metroweb

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MILANO - Si fa ancora più caldo il fronte delle telecomunicazioni italiane. Il numero uno del fondo F2I, Vito Gamberale, secondo fonti attendibili, avrebbe avanzato ai vertici di Mediobanca e Intesa Sanpaolo una proposta per sottoscrivere un aumento di capitale di Telco, la scatola finanziaria di cui è azionista anche Telefonica e che possiede il 22,5% di Telecom Italia.

Circostanze smentita dai diretti interessati ("la notizia è preliminarmente destituita di ogni fondamento, oltre a non essere stata opportunamente ed adeguatamente verificata nel contenuto"), secondo i quali "non corrisponde al vero che 1'ad di F2I avrebbe avanzato una proposta ai responsabili di Intesa Sanpaolo e Mediobanca per sottoscrivere un aumento di capitale a premio nella holding che controlla il 22,5% di Telecom Italia".

La strategia di Gamberale sarebbe quella di fornire a Telco la liquidità necessaria per seguire senza diluirsi l'aumento di capitale che potrebbe essere lanciato a valle dalla società operativa Telecom e che l'imprenditore egiziano Naguib Sawiris sarebbe disposto a sottoscrivere anche integralmente. Il fondo F2I, che sta chiudendo il secondo giro di sottoscrizioni presso investitori istituzionali, sarebbe pronto a investire una cifra compresa tra 500 e 750 milioni a un prezzo a premio rispetto agli attuali valori di Borsa. Di conseguenza Telco avrebbe le risorse per seguire un aumento da 2,2-3,3 miliardi lanciato al piano di sotto, quello di Telecom Italia, che potrebbe permettere di portare avanti una strategia di crescita non solo in Italia.

Il fondo F2I interpellato sulla vicenda ha definito, come già detto, l'ipotesi di un ingresso in Telco "priva di fondamento", mentre il ministro per lo Sviluppo Economico Corrado Passera, interrogato a margine di un intervento al Senato, ha dichiarato: "Non lo so ma sarei molto sorpreso".

D'altronde il piatto forte dell'ingresso di Gamberale tra gli azionisti forti di Telecom preluderebbe anche a una svolta sia sul management sia nella strategia di scorporo della rete di accesso. Viste le ultime indicazioni provenienti da Bruxelles sul mantenimento a un certo livello dei prezzi dell'unbundling sulla rete in rame, Franco Bernabè sta valutando la convenienza a non scorporare la rete o quantomeno a non far entrare alcun nuovo socio e di sviluppare autonomamente gli investimenti per la rete in fibra ottica. Gamberale è invece uno strenuo sostenitore dello scorporo della rete da Telecom, con l'obbiettivo di farci confluire la Cassa Depositi e Prestiti e la Metroweb, controllata proprio dal fondo F2I, per un piano di sviluppo di una nuova rete in fibra ottica che arrivi fin nelle case di gran parte della popolazione italiana. Due visioni contrastanti che hanno portato negli ultimi mesi a trattative per il momento senza sbocco e alla crescente irritazione dei soggetti che si erano seduti al tavolo, dallo stesso Gamberale alla Cdp fino agli operatori alternativi che hanno aderito al progetto di Metroweb.

Ora con l'uscita allo scoperto di Sawiris, ex proprietario di Wind, che essendo stato respinto ai piani alti dal veto del socio Telefonica ha aggirato l'ostacolo presentando un'offerta direttamente al livello di Telecom, le acque si sono smosse. E così è arrivata anche la proposta di Gamberale alla quale però i soci di Telco non hanno ancora dato una risposta. Probabilmente di tutto ciò si parlerà nel comitato esecutivo di Telecom in programma giovedì in preparazione del cda del 6 dicembre che dovrebbe prendere qualche decisione sia su eventuali aumenti di capitale sia sulla strategia riguardante lo scorporo della rete d'accesso.