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Avvocati, poca concorrenza
Fino a 600 euro per il primo colloquio

L'inchiesta di  'Altroconsumo'. Passi in avanti con l'apertura delle botteghe di strada ma il mercato è ancora lontano. E in molti studi legali il preventivo scritto è una richiesta quasi impossibile

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SEPARAZIONE consensuale, senza figli, nessun bene rilevante in comune. Un caso semplice, apparentemente non difficile da affrontare, che l'associazione Altroconsumo ha provato a sottoporre a 19 diversi avvocati, divisi in 7 città diverse lungo tutta la penisola. Eppure i risultati  mostrano un differenziale sorprendente, con parcelle che possono variare anche del 1400% tra un servizio e un altro.

I numeri. Gli estremi del mercato sono da un lato gli studi professionali con uffici nel centro delle grandi città, dall'altro le sempre più frequenti botteghe di strada. Le grandi novità degli ultimi anni che, a fronte di vetrine spartane e ambienti informali, offrono prestazioni legali a prezzi decisamente inferiori alla media. Un business che ha però presto incontrato le resistenze dell'ordine degli avvocati, intimoriti di un possibile calo del decoro della professione, e non solo. Numeri alla mano i conti si fanno in fretta. Nei dati raccolti nell'inchiesta si va dai 500 euro richiesti da un negozio su strada di Palermo ai 7000 richiesti da un prestigioso studio della Capitale, ma in sedici casi su 19 si tratta comunque di cifre al di sotto del massimo tariffario. 

Il preventivo "impossibile". Capitolo a parte, ma non trascurabile, il preventivo. Per sei dei nove studi legali "blasonati" tra quelli interpellati non è stato possibile ottenerne uno su carta intestata, ma soltanto una valutazione verbale soggetta, quindi, a possibili modifiche in corso d'opera. Senza successo tutte le richieste inoltrate via posta elettronica.

Primo appuntamento "d'oro". In molti casi, poi, la batosta arriva direttamente al primo appuntamento. Soltanto in sei casi il primo colloquio informativo è gratuito, negli altri si va dai 60 ai 624 euro, malgrado il tariffario minimo ne preveda al massimo 185. Anche in questo caso sono in maggioranza i negozi da strada a offrire un consulto preliminare gratuito, quando, al contrario,  due terzi degli studi legali più prestigiosi ha preteso una forfait per la consulenza.

La liberalizzazione in salita. Prezzi che variano, ma sintomo di un mercato che comincia lentamente a svilupparsi. Un trend innescato con le liberalizzazioni del 2006 targate Bersani e che ora potrebbe subire una battuta di arresto con la riforma forense in discussione in Parlamento, che prevede anche la reintroduzione della tariffa minima. Uno stravolgimento che il presidente dell'Antitrust Catricalà ha definito "un passo indietro di 70 anni".